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Sinalunga (SI) - “Clanis Oleum” è il calendario di eventi inserito nel programma nazionale "Andar per frantoi e mercatini" dell'Associazione nazionale Città dell'olio a cui Sinalunga ogni anno aderisce per la promozione e la valorizzazione dell’olio extravergine d’oliva. Dieci Comuni (Castiglion Fiorentino, Cetona, Civitella in Val di Chiana, Cortona, Lucignano, Monte San Savino, Montepulciano, Sinalunga, Torrita di Siena, Trequanda) sono stati protagonisti di un ricco ventaglio di iniziative, realizzate grazie al sostegno del Consiglio regionale della Toscana, al coordinamento dell’Associazione nazionale Città dell’olio e al supporto per la comunicazione di Vetrina Toscana.
A Sinalunga, per il quinto anno consecutivo, è stato organizzato il concorso gastronomico ‘Un filo d’olio sul piatto’, dove le attività di ristorazione, che hanno aderito all’iniziativa, hanno preparato un piatto utilizzando l’olio extravergine d’oliva prodotto dalle aziende agricole del territorio.
Quest’anno il concorso non si è fermato ai confini comunali ma ha visto la partecipazione di attività dei Comuni di Cetona, Lucignano, Trequanda e Torrita di Siena. Una commissione, composta da Simone Marrucci per Vetrina Toscana e Toscana Promozione, Claudio Zeni giornalista esperto gastronomo, Marcello Bonechi VicePresidente Nazionale dell'Associazione Nazionale Città dell'olio e Rosa Cottone assessore alle attività produttive del Comune di Sinalunga, ha valutato il migliore abbinamento secondo i criteri del gusto, della valorizzazione dei prodotti, della tradizione e dell’originalità. Il ristoranti in gara hanno spaziato tra piatti tipici rivisitati in chiave moderna e ricette nuove utilizzando ingredienti della tradizione, e così: il ristorante Il Betulia a Bettolle ha preparato la ‘Minestra di ricotta Valdorciana’ con l’olio l'Azienda Oliviera Sant'Andrea, il ristorante Cristiano a Torrita ha preparato ‘Nuvole di baccalà’ con l’olio dell’ Azienda Agricola Marcucci, la trattoria Del Contadino a Cetona ha preparato un primo piatto dal nome ‘Capagna’ con l’olio della Società Agricola Olivicoltori delle Colline del Cetona, l’osteria Del Merlo sempre a Cetona ha preparato un ‘Cremoso al cioccolato bianco’ con l’olio dell’Azienda Agricola Poggiomoggiolo. Tornando a Sinalunga il ristorante La Foresteria ha partecipato con il ‘Tortello alla vecchia maniera toscana’ con l’olio dell’Azienda Agricola Bardi, il ristorante Le Volte con i ‘Maltagliati al cavolo nero’ con l’olio dell’Azienda Agricole Mazzarrini, il ristorante Da Forcillo l’’Acquacotta’ con l’olio dell’ Azienda Agricola Maestrini Elisa, il ristorante Santorotto la ‘Tartare con burrata’ con l’olio dell’azienda agricola Il Sosso e infine la gelateria Liberamente l’’Arancino dolce con l’olio novo’ dell’azienda agricola Toppini.
Il premio come migliore abbinamento verrà consegnato Sabato 14 dicembre, a partire dalle ore 16:00 presso la Saletta Agnolucci del Teatro Ciro Pinsuti di Sinalunga, in occasione della giornata conclusiva del programma ‘Clanis oleum’. La premiazione sarà preceduta da un incontro dal titolo ‘La metafora dell’olio – Le radici nella valorizzazione della Valdichiana’, al quale interverranno il sindaco di Sinalunga Edo Zacchei, il vicepresidente Nazionale dell'Associazione Nazionale Città dell'olio Marcello Bonechi, Simone Marrucci per Vetrina Toscana e Toscana Promozione e Claudio Zeni giornalista esperto gastronomo.
“L’olivo – commenta il sindaco Zacchei - è indubbiamente una delle piante che più di tutte caratterizza il territorio e tiene ancora vive le tradizioni, rimarcando la nostra origine contadina e dedita all’agricoltura. Ancora oggi la cura della pianta, ma soprattutto il rito della frangitura nei vari frantoi è atteso e partecipato.“Un filo d’olio sul piatto” giunge alla sua quinta edizione, varcando quest’anno i confini comunali e riscuotendo successo e interesse, ma soprattutto l’iniziativa consolida la valorizzazione di un grande prodotto del territorio che accostato alle offerte gastronomiche dei ristoratori riesce a elevare la cura dei piatti, delle pietanze e spesso a riscoprire antichi sapori che invece restano protagonisti nel raccontare la storia di questa nostra comunità. La Valdichiana e le sue colline rimangono un paesaggio costruito dalle mani dell’uomo, dal suo lavoro nei secoli, un meraviglioso quadro con i suoi colori e i suoi sapori che dobbiamo far conoscere anche attraverso queste iniziative, che ci fanno riscoprire ritmi che i tempi della modernità spesso tendono ad offuscare”.