L'Amorosa
Splendida, antichissima fattoria, un gioiello del territorio sinalunghese. Le sue dolci colline erano già abitate in epoca etrusca e continuarono ad esserlo in quella romana.
Nel medioevo fu un castello della campagna senese, e seguì le vicissitudini di quello di Sinalunga.
Successivamente fu centro di una vasta tenuta, con tutte le strutture agricole del caso: cantina, granaio, stalla, ecc. Ma disponeva anche di un'osteria, di una scuola e di una chiesa per tutta la comunità rurale.
In tempi più recenti è stata trasformata, ponendo molta attenzione a non stravolgere la preziosa architettura, in struttura ricettiva.
La Fratta
Bellissima fattoria con annessi agricoli grandiosi che si rifanno, nella struttura, alla villa padronale disegnata da Baldassarre Peruzzi nel Cinquecento. Il giardino all’italiana ed il cinquecentesco pozzo e la chiesa di san Michele dove si conserva affreschi del Sodoma.
L’origine della fattoria è però molto più antica ed ha visto numerose grandi famiglie succedersi nel tempo, tra queste anche la famiglia del famoso Ghino di Tacco che qui nacque.
Dai primi anni del '900 è sede di allevamento di bivini di razza chianina.
Real Fattoria
Questa Fattoria di Bettolle era, con altre sei, di proprietà del Granducato di Toscana, dei Medici prima e dei Lorena poi.
Insieme ad altre fattorie fu il frutto della bonifica della Valdichiana, iniziata forse dagli Etruschi e continuata nel tempo per volere dei Granduchi Lorena fino al 1788 quando il randuca Pietro Leopoldo di Lorena incarica l'ingegnere Fossombroni per avviare l'opera idraulica del territorio. Una lapide sul torrino della villa ne ricorda l'evento.
Nel 1662 questa Fattoria, insieme ad altre, fu ceduta all'Ordine Toscano dei Cavlieri di Santo Stefano di Pisa, odrine creato da Cosimo I^ dei Medici per proteggere il territorio toscano dalle invasioni dei Turchi.
Nel 1808 anche Napoleone si interessò alla bonifica che aveva reso tanto fertile e redditizia la Valdichiana e venne a fare un sopraluogo pernottando in questa Fattoria. Dopo la caduta dell'imperatore le fattorie tornaroni in possesso degli Asburgo e dei Lorena e el 1860, in seguito all'unificazione d'Italia, le sette fattorie vennero vendute all'asta e così la Fattoria di Bettolle fu comprata da un antenato degli attuali proprietari.